venerdì 18 settembre 2015

#storia8: la meta che segnò il più bell'inizio

Difficile aprire questa pagina della mia storia professionale. Difficile ma bello. E dolce. E importante.

Mi ricordo bene quando arrivò la proposta della prima collaborazione ufficiale con l’allora Studio Dedalo di Milano, luogo in cui mi sono diplomata post lauream in Consulenza pedagogica. È qui che ho assorbito la fondamentale differenza tra apprendere e imparare. È qui che ho imparato dapprima il mestiere di Educare e dove poi ho compreso a fondo il ruolo della consulenza pedagogica e ho iniziato a praticarla. È qui che ho consolidato i fondamenti paradigmatici della Scienza pedagogica. È qui che mi piaceva farmi prendere in giro da compagni e docenti che mi appellavano come la Pasdaran dell’Educazione e che ho cominciato a fare i conti con la mia esagerazione in tema di passioni.

Nell’anno e mezzo di collaborazione ho preso parte a tre progetti consulenziali, di formazione, per tre Organizzazioni del non profit. Sorrido ora nel ripensare a quanto ero emozionata nell’affrontarli. Oggi macino consulenze, formazioni e progettazioni, ma allora per me era l’inizio simbolico della mia professione. Per questo ripenso a quel tempo con dolcezza, perché mi rivedo agli esordi e sento chiara nella pelle e nella testa l’energia che ci ho messo. Scosse adrenaliniche da augurare a chiunque!

Dopo qualche mese dall’inizio, ho fissato un giorno in agenda per lo Studio. Era il lunedì. Mentre nel resto della settimana attraversavo (come oggi) in lunga e in larga la Martesana facendo tappa nei vari servizi educativi e sociali per Cooperativa Milagro.

Ma il lunedì si stava in Studio e si ragionava di Pedagogia interazionale e della sua evoluzione, si progettavano conferenze e svariati eventi culturali, compresi i primi tentativi (per lo Studio) di presenza on line. Mi nutrivo di quei momenti come fossero pane.

Quando arrivò la notizia che lo Studio Dedalo avrebbe chiuso i battenti, il senso di smarrimento fu grande.




Uno stralcio del logo di Studio Dedalo, preso dalla pagina di Facebook su cui si annuncia la chiusura dell'impresa, dopo 25 anni di lavoro e di ricerca in campo pedagogico.









Oggi posso dire che per me tuttosommato è stata un fortuna. Per come ero fatta, ho avuto bisogno di uno strappo forte dai Maestri per potermi legittimare in pieno la mia autonomia professionale.

E non solo. Negli anni mi sono resa conto di quanto, nel mio lavoro, abbia più valore lasciare che siano le esperienze ad in-segnare, i ruoli ad interazionarsi, tenendo la persona che siamo sullo sfondo, per dare possibilità di libertà a coloro che accompagniamo per un tratto di strada.


E do la buonanotte all’allieva che sono stata e a tutte le persone mi hanno incontrata in questi anni come educatrice, formatrice e consulente pedagogica.

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