giovedì 13 marzo 2014

Tra pedagogia e politica, lo spazio dell'Educazione.

In attesa del Blogging Day #pedagogiaepolitica di Snodi pedagogici, una scena di Educazione quotidiana.




Scena: centro di aggregazione giovanile, due ragazzi (F e D) e un'educatrice, al tavolo. Aspettando un'associazione culturale che vuole proporre ai due ragazzi di gestire il proprio sito, si parla di fatti di attualità politica.

F: ...il punto è che io ho 20 anni e non sono mai riuscito a votare. Io è da quando avevo 15 anni che provo a capire chi mi piacerebbe votare, ma non lo capisco...
D: dicono tutti le stesse cose...
F: dicono tutti le stesse cose, e a sentirle, sono tutte cose belle. Ma chi fa qualcosa? Io vorrei votare qualcuno che oltre a parlare dice qualcosa di vero...che poi cioè diventa vero...se no io non ci capisco un cxxxo.

In questa interazione comunicativa, l'educatrice non ha fatto in tempo ad intervenire. Se non nella parte,fondamentale, dell'ascolto. Sono infatti arrivati i rappresentanti di quell'associazione di cui sopra e tutti si sono concentrati sull'argomento da affrontare.

A pensarci bene, l'argomento è cambiato solo apparentemente: che un ragazzo ventenne (il nostro F), disoccupato se non a tratti, decida di imparare a gestire un sito per un contributo economico relativo, consapevole di poter fare un'esperienza formativa e sperare di avere qualche chance lavorativa in più. L'amico, D, anch'egli ventenne, fortunatamente con un lavoro, che decide di fare gratuitamente da tutor al suo amico perché possa anche solo guadagnare qualche centinaio di euro...beh, mi pare abbia molto a che fare con la politica.

Di questo si occupa ogni giorno l'Educazione, soprattutto in un centro di aggregazione giovanile. A chi la fa, mentre la fa, frega poco di fare ragionamenti e confronti tra i partiti attuali, passati e futuri.A chi la fa interessa insegnare ai ragazzi a pensare. Interessa insegnare ai ragazzi a pensare con un pensiero critico e il più possibile originale. A chi la fa, mentre la fa, interessa capire come poter insegnare a un ragazzo a sentirsi cittadino di una comunità, mentre fatica a trovare lavoro e si sbatte il più possibile per imparare a farne uno in ogni modo possibile e immaginabile.

L'educatrice riparlerà con questi ragazzi alla prossima apertura del cag. Ci saranno tante altre cose di cui parlare, da fare insieme. Ma non può perdere l'occasione di provare a capire, insieme a questi due ragazzi, se un modo per distinguere il "vero" di cui hanno bisogno, all'interno dei discorsi degli uomini di partito di oggi, può essere quello di continuare a scommettere su ognuno di noi, gente comune. Metterci alla prova, sfidarci per continuare a fare esperienze e, con esse, crearci un'idea più salda di ciò vogliamo, desideriamo. E provare a confrontare ciò in cui crediamo, con le parole che ascoltiamo alla radio, alla tv o che leggiamo sul web. Anche votare è una scommessa. Tanto vale puntare su qualcuno che sembra portare avanti i valori in cui impariamo a credere, crescendo. 
Agli adulti il compito di aiutare questi ragazzi a selezionare le esperienze da fare, per non disperdere le tante energie che hanno e sostenerli in un progetto di vita.

Il cag è il Camaleonte del Comune Pessano con Bornago, è gestito da Cooperativa Milagro e partecipa a alla rete Progetto Spazio Giovani Martesana.
Pagina Facebook: Progetto giovani Pessano con Bornago.

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